DIS. PRIMA PORTA senza nascondersi a caccia del bis

17/06/2019

Dopo la vittoria alla prima partecipazione, il Dis. Prima Porta vuole tornare ad alzare il trofeo.

Dopo la prima rocambolesca sconfitta della stagione per 4 a 3 contro il Borussia Dortmund, sono ancora primi in classifica del girone e non hanno alcuna intenzione di mollare la vetta della classifica. Da 'new entry' senza troppe aspettative, il Dis. Prima Porta è infatti subito diventata una delle protagoniste del Centurion, vincendo la Serie Gold nell'ultima stagione. Mirko Rossi, perno del centrocampo della squadra, ci racconta quel momento: "La nostra storia è abbastanza recente, nasce con l’idea di iscriverci ad un torneo di calcio a 8 in cui otteniamo da subito ottimi risultati. Da qui la pazza idea di provare ad alzare l'asticella iscrivendoci al torneo estivo della Centurion League nel 2018, che siamo riusciti a vincere contro ogni aspettativa". La finale della Serie Gold del Centurion, vinta contro la corazzata Tree Bar, è uno dei più bei ricordi per Rossi ed i compagni: "Quella partita contro il Tree Bar ha davvero segnato il nostro percorso, è diventata un ricordo indelebile per tutti noi. I nostri avversari avevano dominato tutta la fase a gironi, eppure in finale, contro ogni pronostico, abbiamo giocato una partita stupenda e siamo riusciti a portare a casa la coppa con un secco 5 a 1 dopo essere anche andati sotto nel punteggio".

 

Sulle prospettive di questa stagione Rossi non si fa problemi: "Sappiamo che per il futuro si lavora un passo alla volta. Allo stesso tempo non possiamo nasconderci: il nostro obiettivo è ripeterci e vincere anche questa edizione". Le prospettive di crescita partono sempre dai legami personali che intercorrono tra i compagni di squadra: "Il team è composto da un gruppo di amici, per cui l’obiettivo è stato fin da subito quello di crescere e migliorare insieme piuttosto che quello di cercare nuovi elementi per diventare più competitivi. Purtroppo per motivi di lavoro un paio di ragazzi si sono trasferiti fuori Roma e abbiamo avuto la necessità di inserire qualche nuovo elemento. La scelta delle nuove leve si è basata sull’incarnazione dei valori propri della Dis Prima Porta, ovvero quelli di anteporre il gruppo al singolo. Sicuramente - aggiunge Rossi - abbiamo in squadra qualche individualità superiore alla media. Ma il nostro punto di forza rimane considerarci una famiglia, in cui ognuno si mette a disposizione e si sacrifica per i compagni".

 

Sicurezza nei propri mezzi e fiducia nel collettivo sono stati i segreti alla base del successo del Dis. Prima Porta. Ma un ruolo importante, anzi essenziale, secondo Rossi, va riconosciuto anche a chi nel progetto ha messo cuore e anima fin da subito: "Il personaggio della squadra è senza dubbio il Presidente Michele Sodini, a cui tutti dobbiamo molto. Senza di lui il Dis. Prima Porta non esisterebbe. Dobbiamo solo dirgli grazie per quanto si è impegnato in questo progetto e quanti sacrifici ha fatto per creare questo gruppo fantastico che riesce sempre a divertirsi. Grazie al Presidente siamo riusciti a creare questa squadra ormai 3 anni fa, quando abbiamo avuto l'idea di buttarci nel calcio a 8 dato che per motivi personali e di lavoro, non era più possibile giocare tutti insieme in una società di calcio a 11".

E ora a Rossi e compagni non resta che ripagare il Presidente dei sacrifici fatti, preferibilmente come un anno fa, alzando la coppa al termine della stagione.

 

Certo che confermarsi è sempre doppiamente difficile.
In bocca al lupo al Dis. Prima Porta