Centurion Stars - Claudio de Sousa del Peperino

16/11/2018

Claudio De Sousa viene ricordato maggiormente per quell'emozionante camminata sotto la Curva Nord con Di Canio. La Centurion League vorrà sicuramente fargli provare di nuovo quelle grandi emozioni.

Esperienza a servizio. Claudio De Sousa è un giocatore che, per chi mastica un po’ di calcio, saprà far suonare qualche campanella nella testa. Si tratta infatti di un calciatore che la Serie A l’ha vissuta sulla propria pelle. Per la Centurion League è un grandissimo colpo avere un professionista come lui fra i propri ranghi: la sua esperienza permetterà sicuramente la costruzione di un ambiente sempre più orientato al professionismo, in cui uno degli obiettivi può essere proprio questa "operazione-rilancio" di alcuni grandi giocatori che ultimamente sono passati un po' in sordina. Siamo sicuri, tuttavia, che grazie all'alto livello offerto dalle nostre squadre sul campo, anche uno come De Sousa dovrà mettercela tutta per essere protagonista: alla Centurion conta soprattuto cosa fai nel rettangolo di gioco. Complimenti ovviamente al Peperino La Rustica Calcio, che avrà questa freccia nel proprio arco per provare a raggiungere il livello delle squadre più quotate del campionato.

Cresciuto calcisticamente nella Lazio, il giocatore esordì nel calcio professionistico con la maglia della Lodigiani  nella gara di Coppa Italia contro l’Aquila. Le buone prestazioni avute con il team romano gli permisero di tornare alla base, questa volta da protagonista. Esordì con la prima squadra della Lazio in una partita non facile, quella contro il Milan, trovando però il suo primo goal nella partita contro il Messina, siglando il 2 a 0. E’ stato quello il momento migliore della sua carriera, che viene ricordato sopratutto per un particolare momento, nel post-partita. Paolo Di Canio, una delle bandiere della storia della squadra biancoceleste, lo accompagnò sotto la Curva Nord per ricevere l’omaggio dei tifosi. Fu un momento particolare, come se un angelo aprisse le porte del paradiso, per entrare fra le grazie dei tifosi. Purtroppo, in quella stagione non riuscì a giocare molto per via della concorrenza, e quindi passò in prestito per diverse stagioni, nelle serie minori. Per molti questo passo può essere propedeutico, soprattuto per i ragazzi più giovani che devono farsi le ossa: poteva essere l’occasione anche per Claudio, se non fosse per quel maledetto infortunio.

A causa di un problema alla vena, il giocatore è infatti  dovuto rimanere fuori dal campo per diverso tempo, arrivando addirittura alla rimozione dell’idoneità sportiva per giocare in Italia. De Sousa ha provato allora a giocare quindi a San Marino, ma nonostante questo aveva bisogno di vivere di nuovo il vero Calcio, in Italia. Il ritorno in campo da giocatore, nel nostro paese, arriva nella stagione 2012-2013, con la maglia del Chieti. La voglia repressa, l’agonismo ed il fuoco racchiuso dentro di lui per tutto questo tempo sono esplosi in maniera decisiva, permettendogli di giocare una stagione a grandissimi livelli: 18 goal in 32 presenze gli hanno permesso di entrare nel cuore dei tifosi, con cui ha costruito quindi un rapporto speciale. Come detto da lui stesso, però, è difficile fare di nuovo il salto di livello a 27 anni. Stare fermo per più di un anno significa dare un colpo tremendo ad un professionista, che ha bisogno di diverso tempo per abituarsi di nuovi ai ritmi dei livelli più alti.

L’esperienza con il Peperino potrebbe essere un’opportunità per trovare una nuova realtà, che possa dargli stimoli importanti in un ambiente in continua crescita e movimento. La sua esperienza e la sua qualità potrebbero sicuramente far comodo per alzare il tasso tecnico del campionato e, allo stesso tempo, un ambiente così limpido ma allo stesso tempo professionale potrebbe permettergli di godersi una esperienza assolutamente incredibile, anche ormai a 33 anni. Magari è troppo tardi per tornare a solcare i campi di Serie A, ma non è ancora arrivata l'ora di appendere gli scarpini al chiodo: la Centurion League provvedrà ad offrire un campionato in cui possa trovare, ancora una volta, la voglia di giocare a calcio in un'esperienza altamente competitiva e stimolante. La Pantera vuole tornare a graffiare!